La panniculopatia edemato-fibrosclerotica, più conosciuta come cellulite, non è solo un capriccioso problema estetico, ma è una vera e propria patologia. Essa è infatti un disturbo degenerativo del tessuto adiposo sottocutaneo detto pannicolo adiposo. Visivamente si presenta con avvallamenti e affossamenti che conferiscono alla pelle l’aspetto noto come buccia d’arancia. Al tatto si percepiscono noduli.
La cellulite colpisce prevalentemente le donne soprattutto su cosce, fianchi glutei e addome.
L’insorgenza della cellulite è legata a diversi fattori spesso non semplici da capire e ancora oggetto di dibattito scientifico.
Le cause possono essere molteplici tra cui:
Il trattamento della cellulite necessita di un approccio multidisciplinare. Il primo step deve sempre essere volto alla ricerca delle cause, spesso difficili da capire. La cellulite colpisce spesso anche coloro che seguono un regime alimentare corretto, praticano regolarmente attività fisica adatta e godono di ottima salute. Generalmente i motivi della sua insorgenza sono molteplici e tra questi il fattore ereditario gioca un ruolo fondamentale.
Tre sono i fronti su cui combattere:
Le attività si distinguono in due grandi categorie: attività ad alto impatto e attività a basso impatto. Generalmente in caso di cellulite sono da evitare tutte le attività ad alto impatto ovvero quelle che mantengono costantemente una fase aerea (il salto). Si pensi ad esempio alla corsa. L’impatto costante che ogni passo della corsa ha sul suolo, in presenza di un sistema circolatorio periferico e linfatico non ben funzionanti, può peggiorare lo stato iniziale.
Sono pertanto da preferire le attività a basso impatto o a impatto minimo, ovvero tutte quelle attività che non prevedano un impatto importante e costante con il suolo.
I migliori workouts volti a contrastare o ridurre la cellulite e la ritenzione idrica devono prevedere sia il lavoro di tonificazione sia il lavoro aerobico. I circuiti misti si presentano pertanto i più adatti. Le stazioni aerobiche incidono positivamente su tutto il sistema cardiovascolare e quindi sul microcircolo. Le stazioni di tonificazione permettono di migliorare la tonicità muscolare e il pompaggio sanguigno e linfatico.
La programmazione della tonificazione merita sempre una particolare attenzione: se da una parte è vero che l’uso di pesi e carichi in generale risulta il più semplice e scontato metodo per migliorare il tono muscolare, d’altra parte un’esagerazione nei carichi, nel numero di ripetizioni e di serie può creare un effetto contrario a quello desiderato.
Per esperienza ho constatato che gli allenamenti devono essere brevi, ma intensi, sviluppati seguendo sette capisaldi:
Fig. 1 - Triangolo del benessere
Si è parlato tanto dell’allenamento sul trampolino elastico in relazione a
lla cellulite e alla sua capacità di migliorare l’inestetismo. Ma è realmente un attrezzo così miracoloso adatto a migliorare in poco tempo l’aspetto estetico?
Per rispondere alla domanda è importante conoscere gli effetti sul nostro corpo dell’allenamento su questo attrezzo.
Può sembrare banale far partire questa analisi dalla semplice considerazione che sul trampolino si salta. Ma è proprio in questo movimento base, ovvero il salto, che risiedono tutti i suoi benefici.
Sul nostro corpo durante ogni salto esercitano tre forze:
Fig. 2 - Accelerazione e decelerazione sul trampolino elastico
Per quanto riguarda specificamente l’inestetismo di cui si parla non possiamo evidenziare che nella fase di rimbalzo infatti il sangue e la linfa degli arti inferiori sono spinti verso l’alto. Grazie all’impatto della pianta del piede sul tappetino del trampolino, le valvole a nido di rondine, che si trovano all’interno sia dei vasi sanguigni sia dei vasi linfatici, si aprono, spingendo i fluidi verso l’alto. Queste valvole infatti, aprendosi, spingono il sangue e la linfa verso l’alto; chiudendosi, evitano il loro ritorno indietro.
Oltre all’utilizzo di attrezzi cardio e dei pesi gli allenamenti strutturati per combattere e prevenire la cellulite dovrebbero prevedere l’utilizzo di attrezzi capaci di stimolare l’equilibrio e quindi la muscolatura profonda. Ricordo che la muscolatura profonda è quella più vicina alle nostre ossa e quindi la muscolatura che agisce sul sistema circolatorio periferico e linfatico, facendo da pompa su tutti i vasi.
L’uso di balance, cuscino propriocettivo, fitball peanut, fitball classica e softball è quindi essenziale negli allenamenti mirati al miglioramento dell’inestetismo. Per tale motivo non devono mai mancare. A questi si aggiungono il foam roller e le palline propriocettive utili nello stretching di fine allenamento.
Da operatrice olistica non potevo non parlare dell’importanza del massaggio in caso di ritenzione idrica e cellulite.
Ovviamente i massaggi sono assolutamente essenziali in un percorso intrapreso per migliorare l’inestetismo. Alimentazione, attività fisica adatta e massaggio sono i tre step fondamentali.
Come ben sappiamo il mondo olistico prevede una gamma infinita di tipi di massaggio, ognuno dei quali è indicato per determinate condizioni. La domanda sorge quindi spontanea. Qual è il massaggio adatto in caso di ritenzione idrica e cellulite?
Essenzialmente due sono i tipi di massaggio efficaci: